La Rivoluzione? russa
- LG Montoya
- 25 giu 2023
- Tempo di lettura: 7 min

Premetto che è stata una vicenda surreale anche per gli standard russi e che non sono sicuro delle implicazioni a medio/lungo termine.
Detto questo, cerco di raccontare quello che ho capito degli avvenimenti.
Iniziamo col botto: NON è stato un colpo di Stato. Sia perché è fallito, che perché non lo era fin dal principio. Noi spesso vediamo ai regimi autocratici in generale, e la Russia in particolare, come enti monolitici governati dal dittatore. E' vero che alla fine è l'autocrate quello che comanda, ma sotto di lui di solito c'è un ecosistema di gruppi di potere che il dittatore tiene a bada e sfrutta grazie alla sua capacità di metterli in competizione tra di loro. Il vecchio divide et impera, insomma. Senza andare in posti esotici, era così anche nell'Italia di Mussolini. Questo per dire che sotto Putin (meglio: intorno a Putin) c'è un vasto insieme di gruppi di potere, controllati di solito da quelli che chiamiamo oligarchi. Ci sono vari layer di complessità ma teniamoci sul semplice.
Sostengo che oggi NON è avvenuto un tentato colpo di stato semplicemente perché il potere centrale di Putin non è mai stato in discussione, mentre invece è andata in onda una disfida tra boiardi andata fuori controllo.
Allora, Shoigu e Prigozhin sono ai ferri corti da un pezzo. La ragione è il fatto che il Ministero della Difesa e il comando dell'esercito hanno iniziato a mal tollerare i successi riscossi dalla Wagner e le sempre più feroci critiche che Prigozhin rivolgeva a Shoigu e Gerasimov (i rispettivi capi). Ragion per cui, qualche settimana fa, il MoD (minister of defense, usiamo qualche abbreviazione) ha emesso l'ordine a tutti i mercenari della Wagner di firmare con l'esercito regolare russo. Se volete leggere qualche info in più, questo mi sembra una buona sintesi (https://it.euronews.com/2023/06/12/il-cremlino-cerca-di-mettere-le-mani-sulla-wagner). Peraltro anche questo rientrava in un più generale contesto di sgarbi reciproci (il MoD aveva già proibito alla Wagner di reclutare nelle carcer, tenendo l'esclusiva per se).
La mia tesi pertanto è che Priogozhin, messo alle strette da quest'ultima mossa, ha cercato il tutto per tutto. Ovvero: ribellarsi a Shoigu+Gerasimov, andare in Russia e dimostrare che in realtà l'esercito e la popolazione erano dalla sua. Fare una lunga marcia Ucraina/Rostov/Mosca era funzionale per questi scopi: più tempo passa e più gente si aggiunge, più fai capire che effettivamente il tuo potere è reale e quando arrivi ai centri del potere hai chiaramente dimostrato che "il popolo" sta con te, senza sparare un colpo.
Il tentativo di Prigozhin è palesemente una mossa disperata, una ultima spiaggia ma il modo con cui si è mossa la Wagner, i tempi e la coordinazione fa supporre una pianificazione attenta (non posso essere sicuro che Prigozhin avrebbe voluto questo scenario, ma di sicuro era tra quelli contemplati).
Procediamo con ordine, ora che ho esposto il piano in generale.

Il 23 mattina Prigozhin pubblica documenti in cui dichiara che tutto ciò che il Ministero della Difesa e il governo hanno dichiarato sulla guerra è falso o distorto.
L'invasione del Donbass, gli ucraini nazisti, la denazificazione, a guerra per salvare i civili, il numero di perdite dichiarate dal governo... son tutte balle, e la colpa è dei due capoccia, i suoi rivali politici (mai viene citato Putin, vittima invece dei suoi malvagi sottoposti - tradizione russa: lo zar è innocente, la colpa è dei boiardi)
Il 23 sera, come casus belli, Prigozhin pubblica dei video di denuncia riguardo ad un presunto attacco del esercito russo alle sue basi militari nelle retrovie.
Afferma che marcerà allora alla volta di Rovstov sul Don, dove sta la sede del comando di difesa, per impiccare il ministro della difesa shoigu e il comandante in capi gerasimov, rei di essere dei traditori e dei corrotti responsabili della mala gestione della guerra. Visto che non son saltate fuori altre testimonianze di nessun tipo, inizio a pensare che sia stato un incidente creato ad arte, volgarmente una messinscena.
Due colonne di mercenari si muovono su Rovstov con incredibile velocità. Il Cremlino lancia l'allerta e vengono schierati i soldati della Rosguardia e della Difesa territoriale, nonché la polizia armata, per difendere i fulcri della città e delle sede di comando, sia a Rovstov che a Mosca.
Ore 4.00 (Ru, da noi era l'1 o le 2=. All'arrivo dei mercenari ha luogo una breve sparatoria, per il resto ai checkpoint i mercenari passano senza essere fermati e le truppe di difesa si arrendono o si fanno da parte. Nel frattempo, governatori, televisioni, opinionisti, blogger e generali vari si schierano mediaticamente, e sono quasi tutti contro I mercenari di Prigozhin.
Il generale Surovikin dichiara definitivamente che l'esercito non supporta la causa Wagner, e invita i mercenari a non eseguire gli ordini e a fermarsi. Questa notizia all'epoca mi aveva fatto pensare che stesse accadendo qualcosa di molto grosso.
La speranza di Prigozhin nel vedere l'esercito sfaldarsi è grigia, solo pochi sono i battaglioni che gli si mostrano favorevoli, molti di più sono gli indifferenti, impauriti dalla possibile guerra civile. L'esercito russo è timido, la paura di scatenare una guerra civile è palpabile. I civili non sanno cosa pensare e sembrano più confusi che impauriti. I soldati fanno passare la wagner, ma non si uniscono a loro in massa come sperato da Prigozhin Rovstov viene quindi presa senza quasi sparare un colpo.
A questo punto il bluff di Prigo inizia a palesarsi. nessuno gli va dietro.
Lato popolazione: i russi sanno benissimo in che sistema vivono: sono un popolo cinico e disilluso, sono ben consci che i cambi al vertice non li riguardano in quanto a loro non sposta una virgola e quindi se ne stanno a guardare queste lotte di potere, Molto divertente, ma anche molto efficace, è il video girato durante l'occupazione della Wagner di Rostov che ritrae uno spazzino intento a svolgere tranquillamente il suo lavoro di nettezza urbana a tre metri dai blindati in manovra. In Italia una reazione del genere sarebbe semplicemente impensabile.
Prigozhin pubblica video assieme a generali e colonnelli presenti nel comando militare della città (nessuna traccia dei suoi due nemici, fuggiti prima.) Vuole dare l'immagine dell'amico dell esercito che si batte per i diritti dei soldati.
Si prova a mediare.
Il Cremlino dichiara Prigozhin un traditore a capo di un insurrezione armata.
Putin fa un discorso invitando la coesione della nazione e la resa dei mercenari.
Alle ore 7 del mattino, Prigozhin dichiara l'intento di marciare su Mosca per prendere Gerasimov e Shoigu. Quello che in realtà spera, e nell'insurrezione popolare e nella velocità. Lungo la strada, la M4, il Cremlino tenta una difesa passiva, creando barricate con camion e trincee per rallentare le colonne e dare tempo alla rossguardia di radunarsi, nonché ai mediatori di parlare.
Da una parte c'è paura nell'agire direttamente contro le migliori truppe della Russia perché non si vuole che dei russi versino sangue di russi in suolo russo, dall'altra distruggere la colonna della Wagner. Verso le 8 del mattino, dei caccia rifiutano di aprire il fuoco sulla colonna di mercenari (fonte Prigozhin, quindi la prenderei un po' con le pinze), mentre alle 9 del mattino diversi elicotteri aprono il fuoco contro la colonna di mezzi della Wagner, i quali rispondono.
Vengono abbattuti 6 elicotteri ed un aereo, mentre vengono colpiti diversi camion del convoglio ed un deposito di carburante (siamo arrivati a Voronezh intanto).
Lungo la strada, vengono fatti saltare diversi ponti e la wagner subisce bombardamenti. Le truppe di Prigozhin si spalmano. Dei 25.000, molti sono rimasti a presidiare Rovstov contro i ceceni. Altri si sono fermati per strada o divisi in altre colonne sparse.
A Mosca arrivano chiamate telefoniche alla cittadinanza che invitano a sostenere la wagner e a scendere in strada. Già questa è una mossa che mostra debolezza, quando la gente però non scende in strada si palesa che la capacità di Prigo di proiettare forza è zero.
Prigozhin giunge davanti a Mosca, meno di 100km (60 dal cerchio più esterno mi sembra), con circa 2.000 uomini e mezzi blindati o corazzati. Completamente insufficienti per sopraffare la città, ma sufficienti a scatenare una guerra fratricida alle porte della capitale. Notare che in mattinata Putina aveva detto (non ricordo le parole esatte) che non avrebbe permesso a Prigo di entrare a Mosca. Altre azioni sì, ma i confini della capitale era una linea rossa che ha mostrato tutte le intenzioni di far rispettare. Fossero arrivati quantomeno tutti e 25.000, forse avrebbe avuto una speranza (anche se tra droni, elicotteri e aviazione probabilmente avrebbero fatto una finaccia lo stesso, così incasellati sull'autostrada), ma con quei numeri una campagna militare sarebbe stato impossibile.
Si media.
Soluzione: Shoigu e Gerasimov vengono sollevati dal loro incarico.
A Prigozhin viene promessa l'immunità diplomatica e l'amnistia per le sue truppe.
Gli viene concesso di tornare in Africa a gestire i suoi affari, ma deve abbandonare il comando della forza mercenaria. La wagner dovrà firmare il contratto con l'esercito e diventarne parte. Le truppe wagner si dovranno ritirare. Nulla si sa di Utkin, fondatore della Wagner e noto nazista, anche lui presente nelle mediazioni. Prigohzin si ritira parlando di risparmiare la Russia dal versare sangue inutilmente, asserendo che il suo scopo (deporre i suoi due nemici politici) è compiuto.
La realtà è che Prigozhin ha perso. Ha vinto Shoigu per suicidio dell'avversario. Non è mai stato un colpo di stato perché non voleva cambiare il sistema o dare spallate a marcescenti edifici per farli crollare. Voleva togliersi dai piedi gli avversari politici e mantenere la sua indipendenza e rilevanza.
La wagner finirà quasi certamente assorbita nell'esercito e IMHO lui assassinato, tra qualche anno. Shoigu e Gerasmiv mi sembra che stiano ancora là. Prigo ha perso, ma comunque nessuno ha vinto. Nemmeno Putin, che ha permesso il crearsi di una situazione assurda. Di sicuro il sistema delle milizie private/semi private/parastatali verrà riformato, non si possono rischiare queste situazioni. Prigo forse poteva cavarsela se non ci fossero state perdite. Ma sono morti 12 elicotteristi e altrettanti mezzi, e un aereo (mig 25 mi pare) con relativo pilota - per intenderci, dall'inizio della controffensiva gli ucraini sono riusciti ad abbattere 1 elicottero e ad uccidere 0 piloti. Quindi l'azione di Prigo ha sicuramente causato un danno reale alla Russia.
Forse l'unico che ci ha guadagnato un po' di credibilità è stato Lukashenko, che (si dice) che abbia fatto da mediatore tra le parti in causa. Razionalmente suona strano, ma Lucascemo (come lo soprannomino) è una grande fonte di meme e mi piace crederlo.
Nello sproloquio mi sarà di sicuro dimenticato qualcosa. Ne parliamo nei commenti
Ammetto che non sarebbe il post dove mettere la vignetta ma ogni tanto bisogna anche trovare il modo di sorridere
Tutto tace.
Prigo non si sa dove sia.
Putin fa un bagno di folla.
Ukr non si capisce se sta scazzando l'offensiva.
Argomento molto interessante di cui so poco. Mi limiterò a leggere, avete scritto tante cose su cui riflettere.
Cleto scusa se parlo di tutt'altro ma ti faccio una domanda essendo tu esperto. Ho letto che solo 7 ciclisti italiani saranno al Tour de France. Ma siamo davvero cosi' scarsi?
Che dire, nonostante l'ottimo commento di LG, continuo a capirci poco di questa guerra o meglio di chi ne stia realmente tirando le fila. Se non ci fossero tante vittime e distruzioni, sarebbe da pregare in ginocchio il Mauretti di farci le pagelle: visto come si muovono tutti sul filo del grottesco... notando nei commenti del Leonardo una certa conoscenza della prosa e cultura russa, a cui attingere per colorire il tutto, credo che il risultato potrebbe essere "esplosivo".
La mia, assai superficiale, sensazione è che si siano impantanati tutti, da zalesky a putin, passando per europa, cina e stati uniti e che si provi tutto e il contrario di tutto, proprio come succede quando non si viene a capo…